Monday, May 14, 2012

Rimanete nel mio amore (omelia nella comunità)


 Cari confratelli,

Ogni qual volta celebriamo un santo, celebriamo infatti la Pasqua, perché i santi ci mostrano cosa possa realizzare la resurrezione di Cristo nella vita delle persone.  Oggi celebriamo la festa di San Mattia, questo apostolo, possiamo dire, dell'ultima ora e addirittura chiamato a sostituire chi è stato prescelto e ha tradito.  Mattia non dice neanche una parola, eppure rivela molto col suo atteggiamento di discrezione e disponibilità, due qualità preziosissime per un apostolo, senza le quali l'apostolato può diventare un mero adempimento di doveri.

Penso che anche le due letture di oggi ci offrano un’allusione al profilo di un autentico apostolo.  Nella prima lettura abbiamo la figura di Pietro, capo del collegio apostolico, che, prima della elezione di Mattia, dopo aver spiegato le prerequisiti per un apostolo, dice alla comunità quale sia la sua missione fondamentale; cioè diventare testimone della Risurrezione di Cristo.  E Gesù nel Vangelo ci dice come possiamo essere testimoni della Sua Risurrezione:  “Rimanete nel mio amore; questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati".