Monday, April 30, 2012

La vita esuberante in Cristo (Omelia nella comunità)



Cari confratelli,

Il Vangelo che abbiamo appena ascoltato è molto bello e ieri abbiamo già sufficientemente riflettuto su questo brano del Vangelo.  Per cui faccio solo un accenno ad un aspetto del vangelo e prendo lo spunto dalle conclusioni di tutte le due letture di oggi. Nella prima lettura abbiamo il racconto dagli Atti degli apostoli, dove Pietro deve giustificare davanti alla comunità la sua scelta di essere “entrato in casa di uomini pagani” e lo fa raccontando una visione che ha cambiato il suo cuore e la sua mentalità.  Alla fine tutta la folla si calmò e dice il testo che glorifica Dio dicendo: “Anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!”. Nel Vangelo abbiamo la stupenda catechesi sul buon Pastore e Gesù finisce l’episodio dicendo: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. A mio parere c’è una piccola parola dove è sintetizzato tutto ciò che rende inconciliabili il pastore e il ladro. La parola è “vita”.  Penso che questo è l’unica aspirazione di tutti gli uomini, cioè, “avere la vita in pienezza”. Possiamo dire che questo è l’unico progetto di Dio: che l'uomo diventi Figlio di Dio e abbia la vita in Gesù.