Sunday, February 6, 2011

Voi siete la luce del mondo e il sale della terra! (condivisione della Lexio Divina)



La Domenica scorsa il vangelo era sulle beatitudini e dicevamo che la santità consiste nel vivere lo spirito delle Beatitudini. E oggi continuando il discorso sulle beatitudini Gesù ci dice: se fate così  nella semplicità di ogni giorno “voi siete come quel pizzico di sale che basta a dar sapore a tutto il minestrone”; e dice ancora “voi siete  quel lumino che tutte le tenebre non possono spegnere ma che da solo le vince tutte”. In altre parole, ci dice la grandezza e la responsabilità della nostra fede! Nel Vangelo di Giovanni Gesù dirà di se stesso, "Io sono la luce del mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre". Ma oggi lui dice a noi "Voi siete la luce del mondo.., voi siete il sale della terra! Risplenda la vostra luce perché gli uomini diano gloria al Padre vostro che è nei cieli!". 

Adesso guardanco insieme a questi due esempi davvero simpatici che Gesù ha scelto per spiegarci cosa significa essere suoi discepoli. Sono due esempi proprio belli e concreti che conosciamo molto bene dalla nostra vita quotidiana:  la Luce e il Sale. Ma io commento solo uno. Il sale.

Ascoltiamolo di nuovo: “Voi siete il sale della terra”.

Il primo impegno di un vero discepolo di Gesù, quindi, è essere come il sale. Non lo so se vi è mai capitato di assaggiare un granellino di sale grosso, da solo, senza altro cibo, solo mettendolo sulla lingua? Se anche non avete mai provato potete immaginare che scena sarebbe! Questa è una cosa veramente interessante. Un ingrediente così importante per il cibo ma il sale, da solo, non riusciamo a mangiarlo, ma se si unisce agli altri cibi, li rende ancora più deliziosi!

Mi pare che questa sarebbe la prima lezione che possiamo imparare da questa metafora del sale. Essere discepoli di Gesù, vivere secondo il suo Vangelo, non è qualcosa che possiamo fare da soli, soltanto per noi stessi. Se vogliamo essere veramente come il sale, dobbiamo stare insieme alle altre persone, perché è allora che possiamo dare il sapore: da soli, saremmo immangiabili! Perché ogni cibo è buono per l’insieme degli ingredienti che lo compongono: il sale è solo uno degli ingredienti, non l’unico. É questo il ruolo del discepolo “stare insieme agli altri e dare il sapore alla loro vita”.

La seconda cosa sarebbe: quando il sale compie bene la sua funzione di dare il sapore, nessuno si accorge della presenza del sale.  Ci sono solo due occasioni in cui ci facciamo caso: quando manca oppure quando è troppo. Ecco, una altra lezione del sale. Il sale compie il suo ruolo silenziosamente. Senza fare troppe rumore. Scegliendo questo esempio del sale, Gesù vuole dirci che non dobbiamo aspettare che tutti si accorgano di noi, che tutti ci dicano che siamo bravi, o tutti ci applaudano. 

Prima di finire, una parola sola sull’altra metafora della luce e il nostro compito di essere una luce nella strada dei nostri giovani che non sarebbe solo una luce che indica la strada ma illumina la loro strada. Il nostro Rettor Maggiore nel suo messaggio ai giovani il 31 Gennaio di questo anno per la festa di Don Bosco dice ai Salesiani. “...I nostri giovani sulla loro strada verso la stella, vorrebbero incontrare dei magi piuttosto che gli scribi di Gerusalemme; giovani che non ci chiedono ancora che cosa bisogna credere, ma piuttosto che cosa significa credere.” 

Ecco, il ruolo del discepolo è chiarissimo. Ascoltiamo le parole del nostro maestro: essere il sale e la luce della terra e diamo una risposta adeguata con la nostra vita.



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